Categoria Videocamere

Al via la sperimentazione del trasporto di medicinali tramite droni tra due farmacie del cremonese

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L’entrata in vigore del nuovo regolamento EASA sta portando a nuove applicazioni nel mondo dei droni. In particolare l’apertura alle sperimentazioni in ambito civile dei voli BVLOS (Beyond Line of Sight) apre il campo a servizi come quelli delle consegne effettuate via drone.

Sono molti i progetti che stanno sperimentando sul campo tale tema e quelle in campo medico sono tra le più interessanti. Capita spesso che sia necessario spostare medicinali o campioni tra diversi ospedali e in alcuni orari l’utilizzo di ‘mezzi di terra’ comporta gravi ritardi a causa del traffico.

Questo fatto può interessare anche realtà più piccole, come le farmacie, nodo cruciale in questo periodo di pandemia. Chi le ha visitate recentemente in cerca di uno specifico farmaco si sarà trovato di fronte a esperienze come sapere dell’indisponibilità dello stesso sia sul punto vendita, sia nei magazzini dei fornitori, ma di sapere anche, tramite la rete informatizzata delle farmacia, della sua disponibilità presso un altro punto vendita, magari però difficile da raggiungere.

Per affrontare questo tipo di problemi le due farmacie Luigia Priori con sedi a Piadena Drizzona e Isola Dovarese (in provincia di Cremona) e le società DL Droni di Piadena Drizzona e AP 74 Uav di Castiglione delle Stiviere hanno avviato un progetto di sperimentazione autorizzato da Enac per il trasporto veloce di medicinali tra le due sedi, che distano tra loro 6,3 km. I voli partiranno dopo Pasqua, come riporta Ansa, e se i risultati riportati a Enac saranno positivi potrebbero diventare un servizio in pianta stabile.

Fonte: fotografidigitali.it

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Ricoh Theta Z1 51GB: nuova versione, con più storage, della fotocamera 360°

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La nuova Ricoh Theta Z1 51GB è stata annunciata in queste ore come evoluzione del modello precedente lanciato nel 2019. In realtà le novità sono poche e riguardano l’espansione della capacità massima di storage che passa dai 19 GB del modello precedente ai 51 GB di quello appena lanciato sul mercato. Le altre caratteristiche tecniche invece rimangono invariate.

Ricoh Theta Z1 51GB

Le caratteristiche tecniche di Ricoh Theta Z1 51GB

La nuova fotocamera 360° sfrutta un sensore CMOS retroilluminato da 1″ con risoluzione di 23 MPixel. Per quanto riguarda invece l’apertura del diaframma troviamo la possibilità di scegliere tre livelli che variano da f/2.1, a f/3.5 e infine f/5.6 permettendo di migliorare la risoluzione complessiva dell’immagine più si utilizza un diaframma chiuso.

Ricoh Theta Z1 51GB permette di salvare immagini con risoluzione di 6720 x 3360 pixel (pari a 7K). Per migliorare la qualità complessiva c’è anche la stabilizzazione ottica dell’immagine su tre assi e la capacità di salvare video a 360° con risoluzione 4K (3840 x 1920 pixel) a 30 fps oppure 2K a 30 fps. La sensibilità ISO può variare da 80 a 6400 mentre la velocità dell’otturatore varia da1/25000″ a 1/30″.

Ricoh Theta Z1 51GB

Tra le funzioni interessanti c’è la possibilità di catturare fotografie/video in diversi scenari come all’aperto, di notte, al chiuso, su spiaggia o in montagna. Inoltre alla possibilità di salvare file in formato RAW (DNG) e JPEG contemporaneamente. Grazie all’espansione dello spazio di storage fino a 51 GB si possono salvare fino a oltre 900 immagini RAW o circa 6350 immagini in JPEG.

Per la registrazione dell’audio sono presenti quatto microfoni integrati che consentono di registrare suoni da quattro direzioni differenti indipendentemente. Non poteva poi mancare la capacità di effettuare live streaming con risoluzione fino a 4K e 360°.

Per gestire le impostazioni della Ricoh Theta Z1 51GB ci sono un display OLED da 0,93″ e un pulsante funzione. Le dimensioni sono pari a 48 x 132,5 x 29,7 mm con un peso di circa 182 grammi. La connettività integrata comprende Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.2 e USB Type-C (USB 3.0).

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Fonte: fotografidigitali.it

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Comune di Venezia e ENAC: accordo per la sperimentazione delle consegne con i droni

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I droni, oltre a essere dispositivi ludici (come l’ultimo DJI FPV), possono anche fornire nuovi modi di interpretare e risolvere vecchi problemi. Per esempio quello delle consegne o anche gli spostamenti soprattutto quando si tratta dell’ambito urbano. Chiaramente non si può pensare che questa “rivoluzione” prenda piede senza una sperimentazione e l’accordo tra Comune di Venezia ed ENAC punta proprio in questa direzione.

droni persone

In una nota rilasciata dal Comune di Venezia qualche giorno fa, si può leggere come la sperimentazione delle modalità Urban Delivery (consegne) e Urban Air Mobility (mobilità) attraverso i droni sia stata approvata. Proprio la città veneta, nella zona storica, potrebbe essere un campo di prova “ideale” per via della sua struttura che rende difficile alcune operazioni come le consegne.

Comune di Venezia e ENAC guardano ai droni per il futuro

La giunta ha tutto l’interesse a preservare innanzitutto la città stessa ed è per questo che il “via libera” non sia senza condizioni. Come si può leggere bisognerà tutelare “il fragile equilibrio del territorio lagunare” e “il patrimonio storico-culturale e ambientale”.

Più ambizioso è il progetto di sviluppo tra Comune di Venezia ed ENAC per la mobilità attraverso i droni. A differenza delle consegne, i droni per il trasporto di persone sono più complessi. I test e le prove devono essere più impegnative per garantire la sicurezza dei passeggeri e di chi si trova nelle vicinanze. Inoltre dovendo trasportare carichi più pesanti le dimensioni e le prestazioni dovranno essere commisurate.

droni

Lo scopo è quello di aggiungere nuovi modi per raggiungere i centri urbani lagunari, la terraferma e la parte storica. Il Comune di Venezia punta a migliorare la mobilità per “contrastarne lo spopolamento” e migliorare i servizi essenziali per i residenti. Inoltre si potrebbe avere un’ulteriore spinta in termini di investimenti con l’apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

Alessio Quaranta (Direttore Generale ENAC) ha dichiarato in merito “l’obiettivo comune è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini, anche con la semplificazione della quotidianità, armonizzando l’innovazione con la sostenibilità e riducendo l’impatto ambientale”. Massimiliano De Martin (assessore all’Ambiente) ha aggiunto “questo importante protocollo dimostra quanto la Urban Air Mobility stia prendendo piede e la Città vuole fortemente avviare una sperimentazione con ENAC sia inserendo questo aspetto all’interno del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) ma anche ponendoci l’obiettivo di formare la cittadinanza e consentirle di convivere con le novità tecnologiche”.

Non ci sono ancora informazioni tecniche e progetti veri e propri. Questo non permette quindi di avere una valutazione (almeno iniziale) di quale sarà l’impatto di questa trasformazione. Ma, come scritto sopra, forse proprio una città come Venezia potrebbe essere il campo di prova ideale per soluzioni di questo tipo. Non resta che attendere gli sviluppi.

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Fonte: fotografidigitali.it

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Phantom TMX 7510: fino a 1.750.000 fps per riprese incredibili

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Quando si parla di video ad altissimi frame rate è certamente Vision Research il nome di riferimento. Le sue videocamere della serie Phantom sono sempre state lo stato dell’arte nelle riprese ad altissima velocità. Nell’ormai lontano 2013 vi parlavamo della particolarissima Flex4K, videocamera in grado di riprendere filmati 4K a 1000 fotogrammi al secondo. Particolarissima, ma pure costosissima, con prezzi base superiori ai 100.000 $.

Vision Research Phantom TMX 7510: 1.750.000 fps

Ancora più particolare è l’ultima novità della casa statunitense, orientata più alla ricerca che alla ripresa di contenuti video. Parliamo di Vision Research Phantom TMX 7510, dotata per la prima volta di un sensore CMOS BSI retroilluminato e in grado di spingersi fino a 1.750.000 fotogrammi al secondo.

Il sensore ha una risoluzione nativa di 1280×800 pixel e può registrare immagini a piena risoluzione a 76.000 fps, con sensibilità nativa di 40.000 ISO per la versione monocromatica e 12.500 ISO per quella a colori. Scendendo di risoluzione verticale, utilizzando quindi le porzioni di sensore che possono essere lette più velocemente, sia arriva a superare i 300.000 fps in formato 1280×192 pixel.

Limitandosi a 1280×32 pixel o a 640×64 pixel si può raggiungere l’incredibile valore di 1.750.000 fps. Unmilionesettecentocinquantamila fotogrammi al secondo. Per tenere il passo di quella cadenza di scatto l’esposizione può arrivare a 95 nanosecondi.

La nuova videocamera high speed (e la sorella TMX 6410, che arriva ‘solo’ a 1.500.000 frame al secondo) sono di default fornite con innesto Nikon F-Mount, con supporto alla regolazione dei diaframmi nelle ottiche Nikon G, ma sono disponibili anche versioni Canon EF, C-Mount e M-42. Le videocamere, per gestire la mole di dati, portano a bordo fino a 512GB di RAM, opzioni di storage da 2 a 8 TB e connessione 10Gbit Ethernet a bordo.

Al momento non sono stati resi noti i prezzi.

Fonte: fotografidigitali.it

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DJI cambia il modo pilotare i droni e presenta DJI FPV: ecco tutti i dettagli

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Quello dei droni è un settore in rapida evoluzione e con esso lo scenario regolamentare in cui i velivoli vanno a inserirsi. L’evoluzione tecnologica a volta si muove in territori non ancora normati e gli enti regolatori la rincorrono, mente a volte sono i prodotti a dover attendere la modifica di alcune regole per poter arrivare sul mercato.

DJI FPV: volo in prima persona ‘a vista’ con osservatore

Il nuovo quadricottero DJI FPV incarna perfettamente questa situazione e solo dall’avvio della transizione del nuovo regolamento EASA per i velivoli a pilotaggio remoto trova un spazio di utilizzo. Il nuovo drone del marchio cinese, come reso evidente dal nome, a sua volta acronimo di First Person View, infatti non è da pilotare ‘a vista’, ma guardando attraverso un visore le immagini riprese dalla videocamera, come se si fosse virtualmente seduti nell’abitacolo del velivolo.

Questa modalità di volo, prima non prevista dal vecchio regolamento ENAC, vede invece citazione esplicita nel regolamento europeo EASA. Per volare in FPV è necessaria l’assistenza di un osservatore in grado di comunicare in tempo reale con il pilota. Il volo deve avvenire ‘a vista’ dell’osservatore, ossia senza che il drone esca dal suo campo visivo e senza che egli necessiti ausilii per poterlo vedere chiaramente (binocoli e cannocchiali). Se viene rispettata la condizione di volo VLOS tramite osservatore, il drone può essere pilotato in base alle normali regole: registrazione su d-flight.it, assicurazione e rispetto della distanza da aree urbane e persone per chi è in possesso dell’Attestato di Pilota APR (Operazioni non Critiche).

Fatto il quadro normativo possiamo passare a parlare del drone, che si stacca nettamente per prestazioni dalla famiglia dei droni consumer della serie DJI Mavic. Siamo di fronte a un velivolo in grado di volare con una velocità massima di 140 km/h (87 mph) e un’accelerazione massima di 0-100 km/h (0-62 mph) in soli due secondi. Un vero drone da corsa. Per la trasmissione del flusso video necessario al pilotaggio, DJI FPV sfrutta la tecnologia OcuSync O3 che offre un raggio di trasmissione di 10 km , doppia frequenza con commutazione automatica, bitrate elevato di 50 Mpbs e metodi anti-interferenza.

I piloti possono scegliere tra diverse opzioni di visualizzazione, tra cui:
Modalità High Quality: Guarda il mondo a 1440x810p a 60 fps con un campo visivo (FOV) più ampio di 142° o 50 fps con FOV a 150°. In questa modalità, la latenza è ≤ 40 ms.
Modalità Low-Latency: In questa modalità, la visione può contare su frame rate più elevati e la latenza del segnale è ridotta a ≤ 28 ms. La risoluzione è 1440×810p 120 fps con 142° FOV o 100 fps a 150° FOV.
Modalità Audience: Condividi la prospettiva del pilota in modalità Audience, che collega fino a otto set di visori aggiuntivi alla visuale del pilota, in modo che anche gli spettatori possano sperimentare il volo.

Naturalmente è possibile anche fare delle riprese con il drone: la fotocamera integrata 4K/60fps 120 Mbps montata su uno stabilizzatore ad asse singolo può ruotare verticalmente, mentre la la tecnologia di stabilizzazione digitale RockSteady si occupa di contenere il mosso nei filmati e troviamo anche la rimozione dell’effetto fish-eye via software, come già visto sull’action camera Osmo Action. Rispetto ai droni FPV autocostruiti, la possibilità di regolare con la levetta sul telecomando l’inclinazione della videocamera rende molto più facile adattare il drone e diverse situazioni e velocità di crociera.

Sono tre anche le modalità di guida del drone. Quella Normale (N) funziona in modo speculare a quella degli altri droni DJI, con attivazione dei sistemi di posizionamento visivo e del GPS per mantenere il volo stazionario, oltre che dei sensori di rilevamento ostacoli. È la più semplice da utilizzare. All’altro capo in termini di difficoltà troviamo la modalità Manuale (M), che disattiva tutti i sensori e le funzioni di stazionamento, mettendo alla prova le capacità dei piloti. La modalità Sport (S) unisce alcune delle capacità di movimento dinamico fornite con la modalità M insieme ad alcune delle principali caratteristiche di sicurezza della modalità N.

In tutti i casi il sistema di ricezione ADS-B avvisa il pilota quando aerei tradizionali come aeroplani o elicotteri dotati di trasmettitori ADS-B sono nelle vicinanze. Naturalmente il drone, come i fratelli già a catalogo, offre la funzione Return-to-Home, attivabile tramite pulsante, ma anche automatica in caso di problemi o perdita del segnale. Nuova è invece la funzione freno d’emergenza, che permette fermare il drone e portarlo in volo stazionario in caso di necessità. Funzione già attivabile nell’app con gli altri droni, ma ancora più utile in modalità FPV è quella del geofencing basato sul GPS, che permette di delimitare l’area di volo ed evitare sconfinamenti al di là delle aeree dove il volo è permesso.

DJI FPV utilizza l’ultima versione dell’app DJI Fly, che ora include tutorial dettagliati su come utilizzare DJI FPV, ma il brand cinese ha pensato anche a DJI Virtual Flight un’app simulatore gratuita che permette di familiarizzare con i comandi e le sensazioni del volo in prima persona in piena sicurezza. Per la guida del drone è possibile utilizzare un controller di tipo classico, simile a quello delle console, oppure acquistare l’innovativo Motion Controller, che permette di pilotare con una sola mano. Dotato di accelerometri, permette infatti di guidare il drone con la rotazione del polso, in modo molto intuitivo e naturale.

Nonostante le prestazioni da brivido, DJI FPV è pensato anche come prodotto per riprese professionali e mette a disposizione un’autonomia di circa 20 minuti di volo.

DJI FPV – Prezzi e disponibilità

DJI FPV è disponibile per l’acquisto a partire da oggi su store.dji.com e presso i rivenditori autorizzati. DJI FPV può essere acquistato in diverse opzioni. DJI FPV Combo standard include il drone FPV, Radiocomando 2, visore FPV V2, tutti i cavi necessari e una batteria al prezzo di vendita di 1349 €. È disponibile anche il kit DJI FPV Fly More, che include tutto quello che proviene dalla combo standard insieme a due batterie di volo intelligente aggiuntiva e la stazione di ricarica dedicata al prezzo al dettaglio di 279 €. Il Motion Controller opzionale è venduto separatamente e può essere acquistato al prezzo di 149 €.

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Fonte: fotografidigitali.it

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Ufficiale Sony FX3, piccola cinepresa digitale professionale 4K 120p

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Per una videocamera di stampo professionale non sono importanti solo le prestazioni nell’ambito della registrazione video, ma contano molto anche l’ergonomia e la sua capacità di inserirsi all’interno dei workflow delle produzioni video. Molte delle mirrorless sul mercato si candidano, per prestazioni, a essere utilizzate anche come delle cineprese professionali, ma spesso per rispondere meglio al compito necessitano di tutta una serie di accessori studiati per venire incontro alle esigenze particolari delle riprese video professionali. Abbiamo visto come Panasonic abbia deciso di racchiudere tutte le capacità della sua GH5 S, mirrorless ottimizzata per le riprese video, in un corpo molto più flessibile creando BGH1, ma si tratta di un trend consolidato e che anche altri produttori stanno sposando.

Sony è un altro di quei marchi che ha costruito il successo delle proprie mirrorless sulle loro proprietà video e vede in A7 S (arrivata recentemente alla sua terza generazione) uno dei mezzi preferiti dai videomaker professionali. Dotata di sensore da 12,1 megapixel, A7 S è specializzata nella ripresa video 4K su tutta la superficie del sensore e nello scatto di immagini in condizioni di luce critiche, grazie a una sensibilità ISO nominale che arriva a 102.800 ISO, ma che può salire in modalità espansione fino a 409.600 ISO. Per inserirsi al meglio nei lavori sul campo delle produzioni professionali, però, spesso Sony A7 S richiede l’utilizzo di alcuni accessori, come rig e cage, per fissare la fotocamera ai sistemi di movimentazione tipici dei set.

Sony, dal canto suo, ha nel catalogo dei prodotti professionali diverse cineprese, alcune delle quali calcano regolarmente i set cinematografici degli Studios hollywoodiani. Le cineprese della serie Venice e della serie FX rappresentano per molti videomaker il sogno proibito. Ora Sony, come ampiamente anticipato dai rumor, mette sul piatto un interessante prodotto che cerca di unire il meglio dei mondi Alpha e FX, la nuova mirrorless full frame Sony FX3. In pratica prendete un frullatore, metteteci dentro una Sony A7 S III e una Sony FX6 e quello che otterrete è la nuova Sony FX3. È pensato come prodotto per operatori singoli, con le caratteristiche dei prodotti FX e la maneggevolezza tipica della Sony Alpha.

Il design è infatti quello di una fotocamera mirrorless full frame E-Mount, ma l’abbondanza di tasti e le possibilità di espansione e di montaggio sono quelle tipiche dei prodotti professionali della serie FX. Alla basa troviamo il collaudato sensore full frame CMOS 35mm retroilluminato Exmor R da 12,1 megapixel (10,2 megapixel per le riprese video), assistito dal doppio processore Bionz XR, come già visto su A7 S III e FX6. Un sensore che registra in formato 4K nativo fino a 120p, con la possibilità di salire con la sensibilità nominale da 80 fino a 102.800 ISO e con quella in modalità espansione a 409.600 ISO. Sony dichiara più di 15 stop di gamma dinamica. Il sensore è montato su un sistema di stabilizzazione IBIS a 5 assi e le riprese, con un piccolo crop, possono beneficiare anche di un’ulteriore stabilizzazione digitale, denominata Active Mode. Per chi volesse invece utilizzare la stabilizzazione digitale in post produzione, la fotocamera registra i dati degli accelerometri nei metadati e con il software gratuito Catalyst Browse/Prepare è possibile applicare in modo semplice la stabilizzazione elettronica da PC, in modo più rapido rispetto ai plugin che devono analizzare i diversi fotogrammi per ricavare i dati del movimento.

La fotocamera mette a disposizione il collaudato sistema di messa a fuoco ibrido fase/contrasto a 627 zone con l’89% di copertura del campo inquadrato. Non mancano il focus tracking e la comodissima funzione di Real-time Eye AF, per la messa a fuoco sull’occhio anche durante le riprese. La piccola cinepresa permette l’utilizzo dell’autofocus anche nei formati 4K 120p e FullHD 240p.

Il doppio slot combo SD/CFexpress permette la registrazione interna di flussi video 10-bit 4:2:2 All-I, con la possibilità di utilizzare le schede SD per quasi tutti i formati tranne 4K 120p e FullHD 240p All-Intra. Il bitrate della videocamera può arrivare a 600 Mbps nel formato All-I XAVC S-I H.264. Naturalmente troviamo la possibilità di registrare nei formati S-log3, S-Gamut3 e S-Gamut3.Cine e dalla serie delle cineprese cinematografiche Venice la nuova FX3 prende in prestito anche l’apprezzato profilo S-Cinetone. Per chi avesse poi bisogno di filmati con color grading già fatto in macchina, sono disponibili ben 10 profili personalizzabili. Sony FX3 è in grado di registrare filmati in tutti i formati senza soluzione di continuità, grazie al sistema di raffreddamento con ventola che tiene a bada il surriscaldamento del sensore. Secondo i dati rilasciati da Sony, con la fotocamera alimentata esternamente si può arrivare a 13 ore di registrazione.

Come dicevamo, il carattere di una cinepresa non è dato solo dalle capacità del sensore, ma molto fanno anche l’ergonomia e l’efficacia. A differenza di A7 S III che dispone solo del classico foro filettato per l’aggancio ai treppiede sul fondo, Sony FX3 elimina la necessità di cage esterni grazie a cinque fori filettati standard 1/4-20 UNC: tre nella parte superiore (utilissimi per i sistemi dolly, i crane o i droni) e uno su ognuno dei due lati.

Inoltre in confezione gli utenti trovano l’utile maniglia che si aggancia alla slitta flash con interfaccia Multi-Shoe che oltre a mettere a disposizione due ingressi audio XLR/TRS LPCM 4ch 24-bit. Un ulteriore ingresso audio, assieme all’uscita cuffie, è presente sul corpo macchina.

L’interfaccia con la cinepresa si basa su un display touch articolato Vari-Angle da 3,0″ e 1,44 milioni di punti. Sono ben 15 i pulsanti personalizzabili sparsi per il corpo macchina: interessante la disposizione di quelli sulla calotta superiore a portata di pollice, studiati appositamente per l’utilizzo in ambito video, con un ampio tasto per l’avvio della registrazione con a fianco il joystick per lo spostamento del punto di messa a fuoco. Dedicate al video anche le lampade tally, con funzionamento personalizzabile, visibili sul fronte, in alto e sul retro, per avere il colpo d’occhio sullo stato della registrazione. Concentrico al pulsante di scatto troviamo un comando a leva che permette di comandare lo zoom motorizzato delle ottiche powerzoom o di gestire lo zoom digitale. Nella zona del comando di scatto troviamo tre tasti che di default sono dedicati alla funzione Flexible Exposure Mode, che permette, quando si gira in modalità completamente manuale, di attivare gli automatismi su ISO, diaframma e otturatore, per rispondere in modo rapido a eventuali repentini cambi dell’illuminazione della scena.

Tra le altre caratteristiche troviamo il connettore HDMI Type A di dimensioni standard, da cui è possibile estrarre con registratori esterni un flusso video RAW a 16-bit, la connettività Wi-Fi dual band (2,4 e 5 GHz), la batteria NP-FZ1000, il connettore Multi MicroUSB e la porta USB-C con supporto allo standard power delivery per l’alimentazione esterna della cinepresa e per la ricarica rapida delle batterie in camera.

Sony FX3 è da oggi in preordine, con disponibilità a partire dai primi giorni di marzo, a un prezzi di 4.700 € IVA inclusa, circa 500 € in più della ‘sorella’ Sony A 7S III.

Fonte: fotografidigitali.it

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I droni potrebbero cambiare il modo di vedere le gare automobilistiche?

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Oltreoceano stanno sperimentando nuovi modi di godere dello spettacolo delle gare automobilistiche. Un esperimento multimediale ha coinvolto dei droni in modalità FPV (First Person View) per mostrare alcune immagini di una gara di NASCAR e non una qualsiasi: la Daytona 500. Tutto molto “americano” ma potrebbe fornire spunti interessanti anche per altri sport dove attualmente non vengono già impiegati i droni.

droni fpv gara

I droni per le riprese alla Daytona 500 per il NASCAR

Non è la prima volta che vengono impiegati droni per le coperture aeree permettendo alcuni vantaggi rispetto agli elicotteri. Quest’anno ci hanno pensato i ragazzi di Beverly Hills Aerials che sono esperti in riprese per il settore commerciale, cinematografico e televisivo.

L’idea è quella di fornire un punto di vista più immersivo per l’utente ed è per questo che è stata scelta la modalità FPV. L’approccio è stato duplice utilizzando sia droni compatti che soluzioni decisamente più ingombranti ma che permettono una migliore qualità delle riprese.

In quest’ultimo caso è stata impiegata una piattaforma personalizzata in grado di trasportare una videocamera Sony HDC-P50 con un’ottica Canon 20X5. Essendo più pesante, ingombrante e lento questo modello è stato impiegato per le riprese dall’alto.

Invece i droni FPV hanno permesso di realizzare video come se l’utente stesse volando veramente molto vicino alle automobili durante la gara, il tutto in sicurezza (considerando che queste soluzioni sono più leggere e un impatto sarebbe relativamente pericoloso). Nonostante tutto, i droni non si avvicinano mai alle automobili durante la competizione mentre si possono ottenere immagini ravvicinate durante i festeggiamenti della vittoria.

Secondo quanto riportato da Beverly Hills Aerials, questi modelli possono arrivare a velocità fino a 137 km/h e per brevi spunti toccare anche i 160 km/h. Il tutto poi è ripreso con risoluzione 4K60p permettendo una buona qualità visiva. Kevin Callahan (VP di Fox Sports) ha dichiarato “mettiamo una videocamera Dream Chip per ottenere la migliore qualità d’immagine possibile”. Grazie a questa scelta è stato possibile mantenere un’immagine simile tra le varie videocamere (fisse e mobili) senza che lo spettatore potesse notare “un salto di qualità”.

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Fonte: fotografidigitali.it

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DJI FPV, trapela un intero video di hands-on del nuovo drone da 150 km/h

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Qualche tempo fa erano emerse in rete le prime immagini del nuovo drone di DJI, DJI FPV, che come rende evidente il nome nasce come velivolo da pilotare in modalità First-person view, guardando quindi con gli ‘occhi del drone’ e vedendo le immagini riprese dalla telecamera attraverso un visore, simile a quello utilizzato per la realtà virtuale. Ora è trapelato un intero video di hands-on, che svela tutte le caratteristiche del nuovo prodotto.

Il nuovo quadricottero del marchio cinese promette di raggiungere una velocità massima di ben 93 mph (circa 150 km/h), anche grazie a una batteria decisamente maggiorata. Come evidente dalle immagini siamo di fronte a un velivolo con bracci fissi e quindi non ripiegabile come i droni della famiglia Mavic. Il nuovo quadricottero porta in dote nuovi accessori: spicca il nuovo visore dotato di quattro antenne rimovibili, ma accanto a esso anche il nuovo controller, decisamente simile a quello di una console da gaming e caratterizzato da una rinnovata antenna a ‘T’, di generose dimensioni.

Per ora le informazioni si fermano qui, staremo a vedere se arriverà prima un nuovo video ‘leaked’ con le prove di volo o l’annuncio ufficiale DJI.

Fonte: fotografidigitali.it

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Sony FX3: in arrivo una videocamera professionale che punta ai video 4K

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Siamo ormai prossimi al CP+ 2021, dove vedremo alcune società impegnate nel campo della fotografia presentare alcune novità. Tra queste ci dovrebbe essere spazio per la nuova Sony FX3 (codice ILME-FX3), una videocamera che punterà alla registrazione video fino alla risoluzione 4K. Attualmente ci sono solo diverse indiscrezioni e alcune immagini, mentre la società nipponica tiene ancora il riserbo.

sony fx3

Le caratteristiche tecniche di Sony FX3

Si tratta di un modello della serie Cinema Line e che avrà un design esteriore che richiama in qualche modo la serie A6X00. Il suo corpo però sarà abbastanza voluminoso probabilmente per la presenza di un raffreddamento attivo che consentirà lunghi tempi di ripresa, anche con risoluzioni elevate.

sony fx3

Sempre stando alle indiscrezioni (che potrebbero essere errate o imprecise), la nuova Sony FX3 supporterà la risoluzione 4K/120p mentre non sarà in grado di registrare fino a 8K, per quello bisognerà puntare su soluzioni diverse, come Sony A1. Sempre stando alle informazioni preliminari, proprio grazie al design del corpo macchina potrà arrivare a 13 ore di registrazione 4K 10 bit 4:2:2 senza alcun problema di surriscaldamento.

Per la registrazione ci si affiderà alle CFexpress Type A così da garantire prestazioni elevate e compattezza. Puntando al settore professionale, sarà supportato S-Cinetone per la classificazione colori in stile cinematografico (come le soluzione Sony FX9). Ci sarà la possibilità anche di collegare soluzioni audio professionali grazie ai connettori XLR (sarà previsto un adattatore).

sony fx3 camera

Nella zona superiore di Sony FX3 c’è un pulsante “REC” facilmente individuabile, nella zona posteriore c’è anche un grande schermo orientabile, un selettore a ghiera e non manca un’impugnatura che sembra adatta per un utilizzo prolungato. Sempre stando ai rumors, sembra che il prezzo sarà compreso tra i 3795 euro e i 4500 euro puntando a essere superiore a una soluzione come la Sony A7S III. La presentazione ufficiale dovrebbe essere fissata per il 23 Febbraio 2021.

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Fonte: fotografidigitali.it

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Arriva il nuovo firmware con funzionalità avanzate per le action cam GoPro

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GoPro ha annunciato in queste ore il nuovo firmware che arriva direttamente dalla piattaforma di sviluppo Labs. Grazie a questo aggiornamento sarà possibile sbloccare nuove funzionalità definite innovative e sperimentali che sono dedicate agli utenti più esperti e smaliziati.

gopro hero9

GoPro annuncia un nuovo firmware per le action cam

Secondo quanto riportato dal produttore, questo nuovo aggiornamento firmware è compatibile con HERO9 Black, HERO8 Black, HERO7 Black e GoPro MAX. Sono esclusi quindi i modelli più vecchi e non presenti nell’elenco. Ma quali sono le novità per gli utenti che vorranno fare l’update?

  • Inizio riprese in base alla rilevazione di movimento. Si basa sull’accelerometro e/o il giroscopio per avviare o interrompere le riprese. Questo permette di ridurre il consumo e non utilizzare lo spazio di archiviazione per scene non importanti.
  • Inizio riprese con alimentazione USB. Vengono avviate o interrotte le riprese quando viene rilevata l’alimentazione USB (utile nel caso di un utilizzo come dash cam).
  • La rilevazione del movimento è supportata in tutte le modalità video. Questo significa anche in quella a 360° su MAX. Migliorata anche la sensibilità.
  • Possibilità di avviare il live streaming in pochi secondi dopo la connessione a una rete Wi-Fi specificata dall’utente.
  • Nuova modalità con pulsante singolo in cui l’utente può soltanto avviare o arrestare l’acquisizione. Permette di evitare di cambiare impostazioni per sbaglio.
  • Possibilità di impostare un blocco al tempo d’esposizione e velocità minima dell’otturatore.
  • I controlli basati su QR code supportano l’acquisizione in 5K e per HindSight su HERO9 Black.

Le novità sono state aggiunte a quelle già presenti in precedenza come il controllo tramite QR code (ulteriormente ampliato con l’aggiornamento), rilevazione del movimento, i timer di attivazione, il salvataggio delle impostazioni preferite, la personalizzazione della fotocamera. Alcune di queste novità sono integrate nel firmware di GoPro HERO9 Black rilasciato sul finire del 2020.

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Fonte: fotografidigitali.it

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