Dopo i precoci annunci dello sviluppo e dopo averne svelato le caratteristiche principali in ottobre, Pentax ha finalmente lanciato ufficialmente la sua nuova reflex APS-C Pentax K3 Mark III. Ricoh ha messo molto lavoro di fino nello sviluppo di questa nuova fotocamera e a molti potrebbe sembrare anacronistico investire così tante risorse in una reflex, per altro APS-C. Pentax però crede che possano essere ancora molti i fotografi che non vogliono guardare la realtà attraverso un mirino elettronico e che ci sia ancora spazio per portare innovazione nel mondo reflex.

Effettivamente da questo punto di vista la nuova Pentax K3 Mark III rappresenta un prodotto interessante per gli appassionati del marchio. In particolare Pentax ha lavorato molto sul mirino, con un generoso pentaprisma che offre copertura del 100% e ingrandimento pari a 1,05x, mai raggiunto prima su una reflex APS-C.

Pentax ha rinnovato anche il sensore, con un nuovo BSI-CMOS retroilluminato da 25,7 megapixel privo di filtro anti aliasing che accoppiato al nuovo processore Рrіmе V riesce a operare fino alla sensibilità massima di 1.600.000 ISO. All’interno del corpo in lega di magnesio troviamo poi un sistema di stabilizzazione del sensore a 5 assi accreditato di 5,5 stop e un rinnovato comparto autofocus SAFOX 13 AF con 101 punti AF di cui 25 a croce. Pentax ha rinnovato anche l’otturatore e la fotocamera mette a disposizione una raffica da 12 fps, 11 con autofocus attivo.

Tra le altre caratteristiche troviamo il display fisso touchscreen da 3,2 pollici e 1,6 milioni di punti, il doppio slot SD, la capacità di registrare filmati 4K 30p. La fotocamera utilizza la stessa batteria del modello precedente, con un’autonomia secondo gli standard CIPA di 800 scatti. La disponibilità dovrebbe iniziare a partire dalla fine del mesi di aprile con un prezzo di circa 2.000€.

Fonte: fotografidigitali.it

Pentax K-1 II J Limited 01 è una delle ultime novità in casa Ricoh per quanto riguarda le DSLR. Certo, non è una vera e propria “novità” in quanto si tratta di una serie di corpi macchina in edizione limitata che non hanno caratteristiche tecniche riviste, ma in attesa di Pentax K-3 Mark III (che però è APS-C) gli utenti nipponici dovranno accontentarsi.

Le caratteristiche tecniche di Pentax K-1 II J Limited 01

La DSLR Pentax K-1 II è stata annunciata a inizio 2018 e rimane comunque la soluzione di punta dell’offerta di Ricoh (una DSLR in un mercato che guarda sempre con più interesse alle mirrorless). Secondo quanto riportato, questa versione J Limited 01 sarà realizzata sostanzialmente “su misura” da parte del produttore per il cliente che la ordinerà.

Una delle note distintive di questa versione sarà la colorazione che sarà differente e più appariscente rispetto a quella standard. Per esempio troviamo un’impugnatura in legno di noce realizzato dagli artigiani di Miroku Techno Wood. Per evitare che si rovini, sono applicati ben nove strati di vernice (Red SP o Sumi Black) mentre il tutto è realizzato e rifinito a mano. L’utilizzo di gomma sagomata in maniera diversa rispetto alla versione standard permette una migliore presa. Ma non è finita qui.

Pentax K-1 II J Limited 01 utilizza una baionetta modificata e realizzata da Citizen Watch. Questa sfrutta Duratect Gold, che unisce le proprietà di resistenza del titanio a quelle di ridotta ossidazione dell’oro. Ovviamente il tutto permette anche di avere un “look” da vera fotocamera premium.

La zona del pentaprisma può essere poi personalizzata dall’utente. Nella versione J Limited 01 ci sono due versioni, una in ottone e l’altra in tecnopolimero (anche se la prima può essere installata solamente sulla seconda). Il sistema funziona tramite una slitta in acciaio inossidabile che permette il fissaggio da parte dell’utente.

Per questa soluzione, Pentax ha deciso anche di avvalersi dei consigli di Kazutoshi Yoshimura e Takukei Seo. La modalità PH Yoshimura è pensata per i paesaggi attivando la modalità priorità diaframma Av, bracketing su 2 scatti, funzione di stabilizzazione dell’immagine disattivata e altre opzioni pensate per questo genere di soggetti. La modalità PH T.Seo è anche questa orientata ai paesaggi e che punta a riprodurre il processo di sviluppo “Bleach Bypass”.

Pentax K-1 II J Limited 01 è disponibile in quattro colori. Una che abbina nero e oro, una rosso scarlatto metallizzato e nero (Scarlet Rouge), una tonalità di verde cangiante (Viridian) e infine LX75 per rendere omaggio alla colorazione Pentax LX titanium nel suo 75° anniversario.

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Fonte: fotografidigitali.it

Quando arriverà forse sarà la migliore DSLR APS-C sul mercato, attualmente però a tutti gli appassionati toccherà aspettare ancora un po’! Ci riferiamo alla Pentax K-3 Mark III, che è stata svelata inizialmente sul finire dello scorso anno e che avrebbe dovuto raggiungere un buon grado di maturità nel corso del mese di Febbraio 2021. Ma Ricoh ha voluto “raffreddare gli animi” con un comunicato stampa ufficiale.

Pentax K-3 Mark III arriverà in ritardo rispetto ai piani iniziali

Secondo quanto riportato dalla società nipponica, l’idea sarebbe stata quella di presentare la nuova Pentax K-3 Mark III durante il CP+ 2021 che si terrà dal 25 al 28 Febbraio 2021 (in forma on-line). Del resto si tratta di una delle fiere della fotografia più importanti al Mondo, se non la più importante. Quindi un palco eccellente dove mostrare fieramente questo ultimo modello.

Ricoh ha però scritto che “poiché alcune parti del prodotto sono in ritardo, abbiamo stabilito che lo sviluppo richiederà una maggiore quantità di tempo per noi per ottenere le prestazioni eccezionali e la migliore qualità che è il segno distintivo del prossimo modello di punta APS-C”. Questo significa che durante il CP+ 2021 potremo forse vedere qualche piccola novità in merito ma che non saremo ancora ai livelli di prodotto pronto per il mercato.

Il produttore non ha voluto rilasciare, allo stato attuale, una nuova data di lancio ufficiale per la Pentax K-3 Mark III e neanche un prezzo ufficiale di vendita. Anche in questo caso, ci saranno aggiornamenti in futuro quando la situazione sarà più chiara e stabile.

Ricordiamo che questo modello è una soluzione DSLR con sensore APS-C e baionetta KAF2 in grado di utilizzare ottiche KAF4, KAF3, KAF2, KAF e KA. Secondo quanto riportato il sensore CMOS sarà da 25,73 MPixel con dimensioni di 23,3 x 15,5 mm. Interessante la sensibilità che andrà da 100 a ben 1.600.000 ISO mentre la messa a fuoco utilizzerà la tecnologia SAFOX 13 a 101 punti. La velocità dell’otturatore sarà impostabile da 1/8000″ a 30″ sia in automatico che in manuale.

Ci sarà anche la stabilizzazione dell’immagine su cinque assi (SR II) in grado di arrivare a compensare fino a 5,5 stop. Il mirino sarà ovviamente ottico (OVF) in grado di coprire il 100% della scena e, come dichiarato in passato, non farà rimpiangere le soluzioni delle full-frame. Nella zona posteriore di Pentax K-3 Mark III ci sarà uno schermo TFT da 3,2″ e da 1.620.000 punti.

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Canon ha annunciato una nuova pietra miliare nella sua produzione: a Gennaio 2021 è stato prodotto il 150 milionesimo obiettivo fotografico se si considerano gli attacchi EF e RF. Si tratta di una soluzione per le nuove mirrorless full-frame e in particolare un’unità RF 70-200mm F2.8L IS USM, che è stato annunciato a Ottobre 2019.

Un altro record di produzione per Canon

Come raccontato da Canon, la produzione degli obiettivi con attacco EF è iniziata prima dell’era digitale, con le “vecchie” fotocamere a pellicola nel 1987 nello stabilimento di Utsunomiya. Quando poi si è passati al digitale, questi obiettivi hanno continuato a essere venduti e diventare un punto di riferimento per il settore.

Questo ha portato a un’espansione della parte produttiva con gli stabilimenti a Taiwan, Malesia e Giappone. Le tappe fondamentali hanno visto:

• 1995: le prime 10 milioni di unità
• 2009: si sono toccate le 50 milioni di unità
• 2011: 70 milioni di unità
• 2014: 100 milioni di unità

Negli ultimi anni (2018), con l’annuncio delle nuove mirrorless full-frame, insieme agli obiettivi EF sono arrivati quelli RF che hanno permesso di ampliare ulteriormente la gamma di prodotti disponibili. Il produttore ha voluto ricordare come gli obiettivi EF hanno segnato alcune svolte tecnologiche come l’utilizzo per la prima volta di un motore a ultrasuoni (con sigla USM, come ricordato nella nostra guida) nel 1987, inoltre ci sono le tecnologie di stabilizzazione d’immagine (IS) nel 1995 e un elemento ottico diffrattivo multistrato (DO) nel 2001. Nel 2008 invece è stato introdotto il rivestimento Subwavelength Structure Coating (SWC), nel 2009 il sistema Hybrid IS mentre nel 2018 è arrivato il primo zoom con apertura continua pari a f/2.0 (RF28-70mm F2 L USM).

La gamma di obiettivi Canon, comprendendo EF e RF, arriva a ben 118 modelli distinti. Grazie a questo impegno, dal 2003 al 2020, la società è la prima tra i produttori di fotocamere digitali mentre a Settembre 2019 è stata prodotta la 100 milionesima unità EOS con ottica intercambiabile.

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Precisiamo sin da subito che sul sito italiano di Nikon, le due fotocamere sono ancora presenti nel catalogo prodotti “acquistabili”, ma le informazioni che arrivano da Giappone sembrerebbero far presumere che Nikon D3500 e Nikon D5600 presto potrebbero uscire di produzione. Questo permetterà di espandere la gamma “verso il basso” per le mirrorless APS-C?

Nikon D3500 e Nikon D5600 saranno fuori produzione?

Anche se non c’è un annuncio ufficiale da parte della società nipponica, sul sito (in giapponese) del produttore si può leggere che i due modelli sono considerati “vecchi prodotti”. Questo dovrebbe rappresentare l’inizio della loro uscita di produzione con l’esaurimento delle scorte a livello internazionale.

Sia Nikon D3500 che Nikon D5600 sono due modelli che utilizzano un sensore in formato APS-C (Nikon DX) e che sono state annunciate nel 2018. Si tratta di un modello di fascia bassa e uno di fascia medio-bassa che promettevano buone caratteristiche ma puntando in particolar modo sul prezzo decisamente abbordabile.

Ma, come sappiamo, il mercato non sta andando particolarmente bene negli ultimi anni (nonostante i dati più confortanti della fine del 2020). Razionalizzare la propria linea di prodotti, spingendo in direzione di quelli più remunerativi (anche guardando alle ottiche) è sicuramente una strategia comune.

Questo potrebbe voler dire sacrificare una fotocamera che vende ancora bene come la Nikon D5600 e anche una soluzione d’ingresso senza una vera e propria sostituta. Nonostante lo scorso anno siano emerse alcune indiscrezioni circa due nuove DSLR, queste non dovrebbero essere sostitute dei modelli uscenti. Ci si aspetta da Nikon l’arrivo di una nuova mirrorless APS-C che si posizionerà al di sotto della Nikon Z 50 con un prezzo più abbordabile (che potrebbe chiamarsi Nikon Z 30). Sarà interessante vedere come evolverà la nuova strategia del produttore, come risposta alla concorrenza, molto agguerrita.

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Come detto altre volte, in un settore che si sta sempre più spostando in direzione delle mirrorless, ogni tanto “spunta” una DSLR interessante! Niente di nuovo, in senso assoluto, ci riferiamo alla Pentax K-3 III, della quale abbiamo già scritto in passato, ma che sembrerebbe sempre più vicina alla presentazione ufficiale.

Pentax K-3 III “a nudo” grazie all’FCC

Della Pentax K-3 III, che ricordiamo essere una DSLR APS-C, si è molto parlato per via del suo mirino ottico che promette di essere una vera primizia tecnologica oltre al fatto che essere una reflex in mezzo a così tante mirrorless la fa distinguere dal resto della concorrenza.

Grazie all’ente di certificazione statunitense (FCC) abbiamo ora una vista inusuale del corpo macchina. Nei file pubblici infatti è possibile vedere la parte interna senza la copertura plastica (anche se sono presenti comunque le immagini della fotocamera chiusa) e quindi buona parte dei collegamenti, delle schede logiche e dei sistemi implementati dal produttore nipponico.

Questa fotocamera avrà un display superiore per mostrare le informazioni più importanti mentre si può notare nella zona posteriore una scheda logica che copre buona parte del sistema meccanico, con i vari connettori e cavi piatti.

Nell’immagine anteriore si può vedere il sistema del mirino ottico con la sua forma iconica studiata da Ricoh per ricordare le grandi fotocamere Pentax e che sarà una delle parti importanti della Pentax K-3 III.

In particolare questa soluzione permetterà di coprire il 100% dell’inquadratura, avrà un ingrandimento di 1,05x e utilizzerà vetri particolari. Un livello qualitativo che sarà uguale, secondo il produttore, a una full-frame.

Ma la Pentax K-3 III potrà anche contare su un sensore CMOS in formato APS-C da 25,7 MPixel con una sensibilità variabile da 100 a 1.600.000 ISO e non mancherà anche la stabilizzazione IBIS. Inoltre, per seguire i trend di mercato, potrà registrare video 4K 30p e FHD 60p. La raffica invece potrà arrivare fino a 12 fps.

L’attacco sarà compatibile con gli obiettivi KA, KAF, KAF4, KAF3 e KAF2 garantendo quindi il supporto a una gamma di ottiche di buon livello. Quando debutterà? Secondo le ultime roadmap dovrebbe essere lanciata alla fiera CP+ che si terrà a Febbraio del 2021 e ovviamente si rivolgerà principalmente ai cultori di questo brand e di questa tecnologia.

Fonte: fotografidigitali.it

Sony ha costruito parte del suo attuale successo sulla vendita di sensori ad altri marchi. La cosa è vera in diversi settori: troviamo fotocamere top di gamma di altri brand con sensori Sony, così come troviamo sensori Sony sulla gran parte degli smartphone, compresi quelli dei produttori cinesi. Ci sono poi i settori industriali e automotive, dove la presenza di sensori Sony è pervasiva.

Sensori Canon per tutti

Ora tra i concorrenti nel settore industriale si affaccia anche Canon, che vede nel business dei sensori per produttori terzi un importante sbocco, dopo che dal 2000 si era sempre concentrata solo sulla produzione per utilizzo interno. Va in questa direzione il sensore APS-H (dimensioni 29.37mm x 18.90mm) da 250 megapixel e 5 fps annunciato recentemente, che nella gamma Canon per il mercato si trova in buona compagnia.

Il catalogo conta infatti anche un sensore di dimensioni simili (29.22mm x 20.20mm) da 120 megapixel di risoluzione, capace di una raffica a 9,4 fps.

Al lato opposto troviamo sensori più piccoli, a più bassa risoluzione, ma caratterizzati da alto frame rate, come il CMOS da 5 megapixel in formato 2/3 pollici, caratterizzato da global shutter, frame rate a 120 fps, consumo ridotto a 500mW e configurazioni RGB/Mono/RGB-IR. Particolare anche il sensore ad elevata gamma dinamica in formato 1/1.8″ da 2.1 megapixel in grado di registrare video HDR, con interfaccia MIPI CSI-2 per applicazioni di videosorveglianza.

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Sigma ha annunciato che alcuni obiettivi della sua gamma non sono completamente compatibili con la fotocamera di fascia alta Nikon D6. Secondo quanto riportato ufficialmente, i modelli Sigma 8mm F3.5 EX DG (fisheye circolare) e Sigma 15mm F2.8 EX DG (diagonal fisheye) potrebbero avere un autofocus non stabile.

Tutti gli altri obiettivi del produttore non avrebbero attualmente incompatibilità note con Nikon D6, sempre stando alle parole di Sigma. Gli utenti che sono in possesso dei due modelli elencati potranno recarsi dal proprio distributore autorizzato Sigma più vicino per ricevere aggiornamenti firmware gratuiti.

Ricordiamo che in passato erano già emersi altri casi di obiettivi incompatibili con questo modello di fotocamera. Per esempio a Giugno 2020 era stata annunciata una problematica che riguardava i modelli Tamron SP 35mm F/1.4 Di USD (F045) e il 17-35mm F/2.8-4 Di OSD (A037). Successivamente anche il Tokina opera 50mm F1.4 FF era finito nella lista degli obiettivi con problemi quando accoppiati a Nikon D6. Non si conoscono invece altre ottiche che presenterebbero problemi lasciando ancora ampio spazio di scelta per gli utenti.

Fonte: fotografidigitali.it

La M10, nata a inizio 2017 come prodotto singolo all’interno della famiglia M, si è successivamente trasformata in una vera e propria sotto-famiglia, con l’introduzione della “discreta” M10-P e della provocatoria M10-D, la “digitale con anima analogica” priva di display posteriore. Per non parlare della M10-Monochrom e delle diverse edizioni speciali. Finora, tutte le versioni a colori hanno però condiviso la medesima pipeline grafica, basata su un sensore da 24 Mpixel.

La M10-R, al contrario, è costruita intorno a quel sensore (ovviamente 24×36) da 40 Mpixel già utilizzato dalla M10-Monochrom. R come Risoluzione, dunque. Per catturare più dettagli, ma anche per avere più margine di ritaglio, e sopperire così ai limiti intrinseci di un sistema fortemente ancorato al reportage e caratterizzato da una prevalenza di ottiche standard e grandangolari.

Inutile sottolineare come, a livello di identità di prodotto e modo d’uso, nulla sia cambiato rispetto alla M10. Chi conosce Leica sa che è in effetti possibile tornare indietro nel tempo, registrando minime variazioni, nientemeno che alla capostipite M3 del 1954.

I cardini dell’attuale modo d’uso Leica si possono riassumere in pochissime parole: schema di impostazione a 3 pulsanti con schermo touch-screen, tutti i comandi prettamente fotografici (ISO, tempi, diaframmi) rigorosamente meccanici e sempre disponibili, anche a fotocamera spenta, e una sola ghiera multifunzione che, in fase di scatto, consente di effettuare compensazioni di esposizione. L’essenza della fotografia, come Leica stessa ama sottolineare.     

La M10-R è disponibile dal 20 luglio, in doppia versione Black e Chrome, al prezzo di listino di 8125 Euro.
La fotocamera è stata testata con l’obiettivo Summicron-M 1:2/35 ASPH (3080 Euro).

Fonte: fotografidigitali.it

La EOS-1D X Mark III è la nuova ammiraglia Canon per fotografia sportiva e naturalistica. Raffica infinita da 16 o 20 fps, doppio sistema AF allo stato dell’arte, deep learning e video 5.5K RAW. Il massimo per il “pro”. L’hanno provata Alberto e Roberto, che ce la raccontano nei minimi particolari in questo video, mentre la recensione completa si trova qui.

Alla base della “regina tra le Reflex” il nuovo processore d’immagine DIGIC X, che spinge la EOS-1D X Mark III a 16 fps in modalità mirino, 20 fps in modalità Live View, e le consente di considerare i 102.400 ISO una sensibilità nativa.

E poi, per la prima volta su una EOS, a coadiuvare il nuovo sistema AF 191 punti, di per sé uno dei principali elementi di interesse della nuova ammiraglia, troviamo algoritmi Deep Learning finalizzati all’identificazione dei soggetti umani.

Fonte: fotografidigitali.it

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