Categoria Notizie sulla fotografia

Uno scivolo per la luna

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@DOVE E QUANDO

Immagine ripresa nei pressi di Soraga (TN) in Val di Fassa nel luglio 2009.

@RACCONTO

Non so se capita anche a voi: a me il silenzio e la solitudine portano a vedere cose che altrimenti non noterei. E’ proprio quel fare silenzio dentro di me che è così difficile da realizzare, molto più che quello esteriore. Far tacere i pensieri e il turbine delle cose che ho in mente e rimanere “vuoto” da tutto per fare spazio ad ogni nuova emozione, e per poterle sentire chiaramente.

La montagna rappresenta da sempre il luogo in cui riesco a “svestirmi” di tutte le abitudini, non solo materiali ma anche intellettuali. Davanti a essa si riaccende il senso di stupore più puro che è in me, e nuovamente mi guardo attorno e vedo tutto come se fosse la prima volta. Non è solo questione di sentirsi piccoli dimensionalmente, quanto di sentirsi “figli” della natura. La montagna così è una “madre” che mi accoglie e che mi sprona a curiosare per scoprirla, e per scoprirmi come uomo.

Così nasce questa immagine dove la luna gioca con il più roccioso degli scivoli: un concetto semplice adatto a me, al più felice dei “bambini”

@FOTOGRAFIA

Attrezzatura e dati di ripresa:

Corpo:                  Nikon D300
Ottica:                  Nikkor AF 70-200 G VR F/2.8
Focale:                 200 mm
Tempo:                 1/100 s
Diaframma:           f/13
Iso:                      500
Comp.Exp:            – 2 stop

Suggerimento:

La difficoltà principale nel realizzare una fotografia simile consiste nel gestire il cielo e la montagna nell’esposizione fotografica. Il cielo di giorno è sempre molto più luminoso della montagna, e di notte la luminosità della luna maggiore di quella del terreno.

Certo potreste fare una doppia esposizione ma vi servirebbe il treppiede: uno scatto esponendo per il cielo, uno scatto esponendo per il terreno e poi gestirne l’unione in post produzione. C’è chi fa così ma è scomodo, e poi a mio parere da più gusto trovare una soluzione alternativa che non ci costringa a portarci il treppiede.

Potete invece fare uno scatto quando non è ancora sera e avete tanta luce a disposizione per poter gestire tutto a mano libera: io ho fatto così. L’immagine l’ho scattata alle 17.00 circa di una lunga giornata di luglio, in cui c’erano ancora almeno altre 3 ore di luce prima del tramonto.

Fate attenzione:

In una fotografia che verte intorno all’astrazione e ad una composizione molto semplice, la precisione è un elemento essenziale per la sua riuscita.

Prima di tutto è necessario posizionare nella composizione la luna esattamente sul profilo della montagna, e in un punto in cui si possa immagina che possa davvero rotolare verso il basso se questo gioco fosse reale.

Pensate sempre a qual è il vostro intento quando realizzate un’immagine, e date forza solo a ciò che serve: in questo caso la luna come se fosse una biglia e il profilo della montagna come piano inclinato su cui essa rotolerà.

@MONTAGNA

Suggerimento:

Solitamente il profilo di una montagna presenta elementi diversi: roccia, boschi, radure e a volte neve e ghiaccio. La luce del giorno illumina questi elementi creando aree con luminosità molto differenti: le rocce chiare come la dolomite ad esempio saranno molto luminose mentre un fitto bosco ne resterà poco influenzato.

In questo tipo di fotografia per il terreno dobbiamo rendere semplicemente l’idea che sia una montagna, ma non ce ne servono i dettagli perché non stiamo realizzando un paesaggio. Quindi ho cercato di scattare in un momento in cui la luminosità della roccia e quella della luna erano abbastanza simili, così da avere bene esposti questi due elementi.

La sottoesposizione marcata in fase di ripresa, ben 2 stop di luce, ha creato la sensazione che la fotografia fosse stata ripresa di notte.

Fate attenzione:

Difficilmente riuscirete a ideare e realizzare una fotografia di questo tipo in un solo momento: magari ci potreste anche riuscire ma dovrete essere estremamente fortunati.

Il mio consiglio è quello di pianificarne la realizzazione in due momenti diversi: il primo consiste nel trovare lo scenario adatto tra i luoghi che visiterete nei giorni successivi. Identificare quale profilo di montagna può essere adatto, da dove fotografarlo.

Tenete ovviamente conto della posizione della luna in cielo: vi servirà non solo identificare il momento del pomeriggio/sera in cui si troverà allineata con il crinale, ma anche quanto di essa sarà visibile.

Una porzione troppo sottile di luna non darebbe l’idea di una sfera che rotola, non andrebbe bene.

Ma è da evitare anche la luna piena che è sì grande, ma a cui non si riesce a dare profondità in fotografia perché ha un’illuminazione frontale e omogenea dal sole. Quindi cercate un porzione di luna visibile tra metà e due terzi.

Poi con tutte queste informazioni non vi resta che trovare il momento giusto per realizzare fisicamente la fotografia.

© Roberto Carnevali

Leggi tutte le altre puntate della rubrica Montagna e fotografia a questo link.

© Riproduzione riservata

Fonte: cameranation.it

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I migliori articoli di Camera Nation del 2020

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Si chiude un anno molto particolare, un anno difficile per tutti, un anno (fotograficamente parlando) con “poca luce”, con poco tempo per uscire a fotografare e a viaggiare. Speriamo davvero che il 2021 ci possa ridare quella tranquillità e quella serenità che ci manca da tempo, troppo tempo.

Per Camera Nation questo 2020 è stato comunque un anno di continua crescita. Mese dopo mese le visite sono cresciute e siamo davvero contenti e orgogliosi di questo risultato, segno che stiamo lavorando nel modo giusto.

Vi anticipiamo già ora che il 2021 sarà un anno per noi di grandi stravolgimenti. Camera Nation assumerà una veste tutta nuova, un sacco di novità sono in arrivo, ci stiamo lavorando da parecchi mesi e siamo certi che rimarrete soddisfatti. Presto, molto presto, vedrete queste novità…

Ora lasciamo spazio ai 10 migliori articoli del 2020, quelli che avete letto di più, che avete commentato e condiviso sui social network migliaia di volte.

Nella speranza che il 2021 sia l’anno del ritorno alla serenità per tutti, vi ringraziamo per tutto il tempo che avete dedicato nel leggere anche solo un articolo su Camera Nation. Vi auguriamo un sereno anno nuovo e che la LUCE sia sempre con voi e le vostre fotocamere.

Eccovi i 10 migliori articoli del 2020.

#10 – Lo spettacolare tributo all’Italia di Steve McCurry

Steve McCurry, uno dei più grandi e famosi fotografi al mondo, ha pubblicato sulla sua pagina facebook e su youtube un video tributo all’Italia accompagnato dalle seguenti parole: “L’Italia mi ha richiamato a sé più volte di quante ne potrei contare. Vivere bene e pienamente: è questa la filosofia di vita degli italiani, e la gioia di vivere non li ha abbandonati neppure in questo periodo.….leggi il resto

#9 – Fotostoria: le immagini della vita durante l’influenza spagnola del 1918

L’influenza spagnola fu la più grande pandemia influenzale della storia dell’umanità e arrivò ad infettare 500 milioni di persone in tutto il mondo, inclusi alcuni abitanti di remote isole dell’Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico. Arrivò nel 1918 ed ebbe una durata di quasi 2 anni….leggi il resto

#8 – Fotografare in quarantena? Ecco alcune idee divertenti da provare a casa!

In questo periodo di quarantena e di reclusione forzata non è semplice per un amante della fotografia riuscire a fare scatti interessanti tra le propria mura di casa.

Eppure la casa è piena zeppa di cose che possono tornare utili ad ottenere uno scatto originale ed interessante……leggi il resto

#7 – 17 famose “prime foto” della storia. Dalla più antica alla prima su Instagram

Fotografia: disegnare con la luce. Nata nei primi anni del 1800, la storia della fotografia è stata un susseguirsi d’innovazioni tecnologiche, dalle prime immagini con la tecnica del dagherrotipo sino all’ultimo ventennio con l’avvento del digitale.

Con una storia così lunga, non sorprende che la fotografia sia piena di “prime foto” importanti, dalla fotografia più antica del mondo alla prima foto caricata su Instagram, dal primo selfie alla prima immagine digitale…….leggi il resto

#6 – Divertiti con le lunghe esposizioni. Eccoti 7 consigli per foto creative

Fotografare in modo manuale ti permette di avere un maggiore controllo sullo scatto finale e su tutti i parametri di scatto. E’ sicuramente la modalità più complessa ma è sicuramente anche la più creativa e la più soddisfacente…….leggi il resto

Se siete a corto di idee e volete fare un regalo ad un vostro amico o parente appassionato di fotografia o se semplicemente vi volete regalare un bellissimo libro fotografico tutto per voi, vi trovate nella pagina giusta…….leggi il resto

#4 – L’incredibile APP che colora le foto in bianco e nero

Con l’avvento del digitale sono nate svariate APP e altrettanti software di post-produzione che con pochissimi click ci permettono di trasformare un’immagine in bianco e nero. Ma il contrario? Come sarebbe un’APP che colora le foto originariamente scattate in bianco e nero?……leggi il resto

#3 – EISA awards 2020. Premiate le migliori fotocamere del 2020

Come ogni anno, in piena estate, arriva l’appuntamento molto atteso dagli amanti della fotografia e della tecnolgia in generale riguardante i premi EISA, un’organizzazione internazionale formata dalle migliori riviste specializzate europee dei settori audio, video, home theater, car audio, fotografia e mobile electronics……..leggi il resto

Questo corso di Photoshop online gratuito si propone di fornire le basi per avvicinarsi al mondo dell’editing di immagini digitali, grazie a numerose dimostrazioni video realizzate dall’utente youtube Daniele Cordelli.

Il corso di Photoshop è rivolto a tutti coloro che hanno necessità di avvicinarsi al fotoritocco con Adobe Photoshop, software standard per l’elaborazione delle immagini nel mondo della grafica professionale………leggi il resto

Per il quarto anno consecutivo al primo posto degli articoli più letti non può che esserci il corso di fotografia online gratuito….vai al corso

migliori articoli

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Fonte: cameranation.it

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Canon deposita un brevetto per una vlogging camera tipo DJI Osmo mobile

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vlogging cameraCanon, in questi giorni di festa, ha depositato un particolare brevetto che mostra una particolare videocamera per vlogging che assomiglia tantissimo al DJI Osmo mobile.

Essendo il brevetto in giapponese si capisce poco e anche traducendolo in inglese, la traduzione lascia il tempo che trova ma dalle immagini si può notare di come questo nuovo device sia costituito da un’impugnatura alla quale è collegata un’unità mobile rotante alla quale viene collegato un obiettivo. E’ inoltre presente un display frontale mentre non si vede un gimbal vero e proprio, segno che Canon vorrà probabilmente affidarsi solamente alla stabilizzazione delle lenti.

Non è ben chiaro se su questa nuova vlogging camera verranno montate lenti RF o lenti EOS M ma ho dei seri dubbi sulla stabilità che questo dispositivo possa avere con delle lenti tipo l’RF 85mm F/1.2 che pesa ben 1200 grammi!!! Con ogni probabilità Canon utilizzerà lenti più leggere tipo appunto quelle utilizzate sulla linea EOS M ma nel brevetto non è specificato.

Nel brevetto viene specificato che l’obiettivo è ribaltabile verticalmente in modo da poter passare da una ripresa frontale a quella “selfie” in un click. Il dubbio però viene guardando le immagini dove si vede che l’obiettivo può anche ruotare di 360 gradi, motivo per il quale mi viene da pensare a cosa serva anche il “ribaltamento”.

vlogging camera

Sono curioso di vedere se nel prossimo futuro Canon svilupperà questo progetto anche se credo non sia per nulla facile competere con colossi come DJI che su questi device lavora da diversi anni e che ha fatto della stabilizzazione gimbal un successo.

Senza un gimbal faccio fatica a credere che questa vlogging camera possa avere una stabilizzazione importante e anche il fattore “peso” può incidere sulla buona riuscita del progetto. Non mi resta che attendere e vedere se questo brevetto diventerà realtà.

Fonte: Canon news

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Fonte: cameranation.it

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7Artisans presenta un obiettivo pancake 35mm f/5.6 dorato per Leica M

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pancake

7Artisans, produttore cinese di ottiche ha annunciato il suo ultimo particolare obiettivo: un obiettivo pancake con messa a fuoco manuale da 35mm F/5.6 decorato in oro per fotocamere con attacco Leica M.

Gli obiettivi pancake sono chiamati così perchè ricordano la tipica frittella americana, sono lenti a focale fissa caratterizzate da lenti di tipo asferico che permettono di raggiungere dimensioni veramente molto ridotte.

Questo nuovo pancake di 7Artisans misura solamente 21mm di spessore, 60mm di diametro e pesa solamente 128 grammi. Questa particolarissima lente ha un’ottica composta da 5 elementi suddivisi in 4 gruppi, inclusi 2 elementi a bassissima disperzione.

La messa a fuoco è completamente manuale e avviene attraverso una piccola leva posta a fianco dell’obiettivo. La distanza minima di messa a fuoco è di soli 30 cm.

Questo particolarissimo pancake è in vendita ad un costo che si aggira attorno ai 200 euro e viene venduto assieme ad una mini borsa per il trasporto e un piccolo soffietto d’aria per tenere la lente sempre pulita. L’attacco è per sistemi Leica M.

pancake

© Riproduzione riservata

Fonte: cameranation.it

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Covers: copertine di vecchi vinili “fuse” con i loro luoghi originari

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coversIl fotografo inglese Alex Bartsh, amante della musica reggae inglese, ha voluto rendere omaggio alle copertine dei sui album in vinile attraverso un progetto fotografico dal titolo “Covers” che “fonde” le copertine con il luogo originale ove sono state scattate originariamente.

Teneno in mano le copertine dei vinili in modo che si fondano perfettamente con l’ambiente reale, le fotografie di questo particolare progetto mostrano il passare dl tempo e offrono una visione affascinante della storia e dell’identità culturale della musica reggae britannica.

“L’idea mi è venuta subito dopo aver comprato l’album Brixton Cat di Joe’s All Stars, dice Alex Bartsh. Vivo a Brixton e, dopo aver acquistato il vinile mi sono subito recato al mercato in cui è stata scattata la foto di copertina. L’ho sostenuta con un braccio cercando la “fusione” perfetta con la realtà, Ecco com’è cominciato questo mio ambizioso progetto”

Da anni Alex Bartsh gira il mondo alla ricerca dei luoghi originali immortalati sui suoi dischi molti anni prima. Molti luoghi sono stati facili da trovare mentre altri hanno avuto bisogno di parecchio lavoro investigativo.

Per il suo libro fotografico chiamato “Covers – Retracing Reggae Record Sleeves“, che comprende decine di copertine di vinili reggae londinesi usciti tra il 1967 e il 1988, Alex ha dovuto girare per tutta Londra con non poche difficoltà nel trovare i luoghi originali.

“Per ottenere alcuni di questi scatti ho dovuto fare un giro in barca sul Regent’s Canal (canale artificiale che attraversa la zona immediatamente a nord di Central London), salire su un tetto visino ad Old street, chiedere di entrare nella stanza di fronte ad Hampstead, accedere ad un cortile interno di wembley e avventurami a Westway nella zona ovest di Londra.”

covers

In questo articolo potete vedere solo alcune delle sue immagini del progetto “Covers”. Se siete interessati e volete saperne di più vi consiglio di visitare il sito web ufficiale del fotografo inglese o fare un giro sulla sua pagina Instagram.

© Riproduzione riservata

Fonte: cameranation.it

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Bufera invernale, il profumo della neve

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@DOVE E QUANDO:

Immagine ripresa nell’area di Prato Piazza (BZ) tra il rifugio Prato Piazza e il rifugio Vallandro il 16 ottobre 2015.

Prato Piazza è un altopiano a 2000 m s.l.m. che si trova in Alta Pusteria all’interno del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies.

@RACCONTO

La prima nevicata di ogni anno è sempre un momento particolare, soprattutto se ti accade di “incontrarla” un po’ a sorpresa in montagna.

La neve ha il potere di ripescare in me sensazioni e ricordi di quando ero bambino,  anche se da piccolo le nevicate le potevo vedere sono in pianura dove abito. Appena iniziava a nevicare uscivo fuori con gli altri bambini e prima ancora che si posasse la cosa più bella era sentirne il profumo.

Poi se la nevicata faceva sul serio ci si poteva anche godere il silenzio ovattato con cui attutiva il rumore dei passi e si poteva iniziare a giocarci. Ormai di neve in città ne cade sempre meno negli ultimi anni, ma quando succede è sempre una gioia.

Nell’ottobre del 2015 quando ho scattato questa fotografia stavo facendo insieme ad alcuni altri escursionisti un trekking nel percorso che attraversa Prato Piazza e dal rifugio Prato Piazza conduce verso il rifugio Vallandro, in occasione dell’IMS – International Mountain Summit.

Una giornata tipicamente autunnale ha cambiato rapidamente volto in quota, fornendo un’anteprima invernale davvero convincente. Vento teso, freddo e neve sparata in orizzontale come nella più classica delle bufere.

Con questa immagine desidero augurare a tutti voi un buon periodo festivo, sereno e pieno delle piccole cose belle che la vita sa riservarci ogni giorno: come un’improvvisa nevicata.

@FOTOGRAFIA

Attrezzatura e dati di ripresa:

Corpo:                  Nikon D800
Ottica:                  Nikkor AF 24-70 G F/2.8
Focale:                 38 mm
Tempo:                 1/250 s
Diaframma:           f/8
Iso:                      100

Suggerimento:

Se vi trovate in un grande spazio aperto dove ormai il terreno si è imbiancato, scoprirete che non è poi così facile far percepire in un’immagine la neve che cade copiosa. Il bianco su bianco non funziona, e la neve che cade rischierebbe più di sembrare il rumore mal gestito di una fotografia digitale, o la grana grossa di una pellicola.

Vi serve una superficie scura su cui far risaltare la neve che turbina veloce, così che a chi osserva la fotografia sia chiaro cosa stava metereologicamente accedendo. Io ho usato questo piccolo capanno di legno che faceva al caso mio, e poi più sullo sfondo gli alberi del bosco.

Ancora una cosa: in condizioni di vento forte e di bufera come in questa immagine, non serve usare un tempo di scatto lento, a meno che non si voglia trasformare i singoli fiocchi in lunghe strisce.

Fate attenzione:

Vento teso e neve non aiutano nella gestione dello scatto, in pochi secondi vi troverete la lente frontale della camera bagnata e con striature che pregiudicheranno la qualità della fotografia.  Cosa potete fare?

Se avete un paraluce sull’ottica montatelo: dovreste utilizzarlo sempre per la luce, ma in questo caso impedirà alla neve di posarsi con facilità sulla lente. Inoltre tenete la macchina fotografica in verticale tra uno scatto e l’altro, con il tappo di protezione montato sulla lente.

Quando volete scattare togliete il tappo, e ancora con la lente orientata verso terra asciugate la lente con qualcosa di morbido: va benissimo un pannetto da tenere nella tasca della giacca. Scattate rapidi due o tre foto e poi riponete la fotocamera e ripetete la procedura per gli scatti successivi.

@MONTAGNA

Suggerimento:

Un aspetto che dovete imparare a tenere sotto controllo quando le temperature scendono al di sotto degli 0 °C è la condensa sull’apparecchiatura fotografica. Quello che dovreste evitare per quanto possibile sono gli sbalzi termici.

Se avete attrezzatura resistente ad acqua e umidità lasciatela fuori, tenetela appesa al collo o alla spalla con l’obiettivo rivolto verso il basso. Se invece avete attrezzatura che va protetta, tenetela magari in una tasca esterna del giaccone o dello zaino, ma solo riparata dagli elementi atmosferici, non dalla temperatura.

Quello che dovreste evitare è di estrarre una macchina fotografica dallo zaino o da una calda tasca interna del vostro abbigliamento ed esporla rapidamente al freddo. Le goccioline di umidità congeleranno immediatamente, formando nel migliore dei casi uno strato di ghiaccio sulle lente frontale che non saprete come rimuovere.

E lo stesso avverrà anche all’interno di essa, rischiando di creare danni ben più gravi e costosi.

Fate attenzione:

Quando in autunno andate in montagna salendo a quote di un certo rilievo, bastano anche solo i 2000 metri di Prato Piazza, dovete ponderare anche un possibile errore nelle previsioni meteo.

Certo il meteo va valutato sempre prima di salire in montagna, è un’informazione preziosa e sempre più accurata a cui oggi abbiamo facilmente accesso. Ma non dobbiamo mai prenderla come verità assoluta, anche perché l’orografia di alcuni luoghi è davvero difficile da valutare.

Così per un’escursione autunnale mettete nello zaino anche abbigliamento invernale, portatevi almeno i ramponcini da mettere sotto gli scarponi in caso di fondo ghiacciato, una frontale, i bastoncini. E magari se salite in macchina tenete le catene nel baule o montate in anticipo le gomme da neve.

Quando avete messo tutto questo nello zaino, nello spazio che vi resta mettere anche l’attrezzatura fotografica. La vostra sicurezza deve avere sempre la precedenza sugli aspetti fotografici.

Leggi tutte le altre puntate della rubrica Montagna e fotografia a questo link.

© Roberto Carnevali

© Riproduzione riservata

Fonte: cameranation.it

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Rimandata a Marzo 2021 l’uscita del nuovo Canon RF 70-200 mm F4L IS USM

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Canon RF 70-200Gli amanti del marchio Canon e felici possessori di una EOS R, che stavano aspettando da tempo il tanto atteso obiettivo Canon RF 70-200 mm F4L IS USM, dovranno aspettare sino a Marzo 2021 per poterlo acquistare.

Con un mega lancio online, questa meravigliosa lente era stata annunciata a Novembre e la data d’uscita nel mercato mondiale era stata fissata ai primi di Dicembre 2020, in modo da poterlo acquistare entro Natale.

Oggi però è uscito un comunicato stampa sul sito Canon Giappone che annuncia appunto questo ritardo. Curiosa la motivazione: “FORNITURA INSUFFICIENTE PER IL LANCIO”. Canon non spiega altro ma si scusa per gli eventuali disagi che ciò potrebbe causare ai clienti che stanno aspettando questo spettacolare Canon RF 70-200 mm F4L IS USM e afferma che faranno tutto il possibile per renderlo disponibile quanto prima.

Fonte: cameranation.it

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La magia dell’inverno sui monti dei giganti in Polonia

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invernoE’ inverno sui monti dei giganti in Polonia, la natura riposa sotto una coltre bianca e i boschi indossano il loro brillante abito bianco. Il fotografo polacco Karol Nienartowicz che è cresciuto e ha vissuto su questi monti per 28 anni, decide di uscire per immortalare la magia dell’inverno su questi meravigliosi monti polacchi.

Il sole ammicca sulle cime innevate e le fa risplendere, il meteo cambia in continuazione e le previsioni non sono sempre delle migliori ma si sa, spesso con il brutto tempo si portano a casa comunque bellissime fotografie e questo Karol lo sa benissimo.

Gli occhi non sono MAI sazi di questa quiete spettacolare e dell’incanto fiabesco che solo l’inverno può regalarci.

Karol Nienartowicz ha iniziato ad appassionarsi di fotografia nel 2003 con una fotocamera analogica. Dal 2005 è passato al digitale e ha iniziato a viaggiare in tutta Europa cercando di combinare la sua passione per la fotografia di montagna con quella del trekking.

Da allora ha visitato oltre 35 paesi alla ricerca delle montagne e dell’inverno perfetto: le Alpi in Francia, Svizzera, Italia, Slovenia, Germania, Ukraina, Romania, le montagne Prokletije in Albania, il Montenegro, le montagne in Israele, Giordania, Macedonia, Bosnia, Grecia, Bulgaria e Scozia ma alla fine Karol torna sempre sui monti dei giganti nella sua amata Polonia dove trova sempre la magia dell’inverno perfetto.

invernoI monti dei giganti sono le più alte montagne al confine tra Polonia e Repubblica Ceca, la cima più alta è la Snezka che raggiunge i 1602 metri. Tali monti hanno caratteristiche subalpine: ci sono circhi glaciali, laghi di montagna e i rilievi sono rocciosi e scoscsi. Tale catena montuosa divenne un parco nazionale nel 1963 e, ad oggi, è considerata riserva della biosfera ed è dunque tutelata dall’UNESCO. Sono molto noti i racconti e le leggende sullo spirito montano Krakonoš  che, secondo la tradizione, vivrebbe proprio su quelle montagne.

Se volete saperne di più su questo fotografo vi consiglio di visitare il suo sito web o la sua pagina facebook.invernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinvernoinverno
Tutte le fotografie di questo articolo sono di proprietà di Karol Nienartowicz e sono state usate grazie al consenso scritto dell’artista.

© Riproduzione riservata

Fonte: cameranation.it

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Curve-One è pronta a commercializzare il primo sensore CMOS curvo al mondo

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sensore curvoCurve-One, startup francese, ha annunciato di aver progettato un sensore CMOS curvo che sarà il primo ad essere commercializzato in larga scala.

Negli ultimi 6-7 anni abbiamo visto altre aziende progettare sensori curvi come Sony nel 2014 o CEA-LETI, istituto di ricerca francese, nel 2017. Entrambe le aziende però crearono solo un prototipo, mentre il sensore curvo della strartup francese, appena ufficializzato, sarà il primo sensore curvo al mondo ad essere prodotto e commercializzato ovunque.

Progettato cercando d’imitare la struttura dell’occhio umano, questo nuovissimo sensore curvo modificherà in modo importante la struttura delle nuove ottiche future, permettendo grandi risparmi alle aziende produttrici.

Tale risparmio sarà dovuto al fatto che la struttura ottica degli obiettivi sarà molto più semplice perché verranno impiegate meno lenti interne, cosa che gioverà anche al peso e al volume finale dell’ottica.

Gli attuali sensori “piatti” obbligano gli obiettivi ad avere strutture ottiche abbastanza complesse. Per correggere aberrazioni e distorsioni al passaggio della luce, attualmente vengono utilizzate lenti particolari come quelle asferiche, oltre a tante altre lenti particolari.sensore curvo

Con l’uso del nuovo sensore curvo invece, molte di queste lenti presenti nella struttura ottica degli obiettivi non serviranno più, rendendo molto più semplice, più piccola e leggera l’intera struttura ottica. Questa semplificazione si può ben vedere qua sotto.

sensore curvo

Un altro grande vantaggio di questo particolare sensore è dato dal migliore impatto della luce sulla superficie fotosensibile rendendo più uniforme l’illuminazione su tutto il fotogramma evitando così l’effetto vignettatura.

“Imitando la retina dell’occhio, questa nuova tecnologia avrà un impatto su ogni futuro sistema di imaging andando a correggere direttamente la curvatura di campo nel piano focale delle ottiche” si legge nel comunicato di Curve One.

© Riproduzione riservata

Fonte: cameranation.it

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Il Viltrox 85mm f/1.8 è il primo obiettivo autofocus di terze parti per il sistema Nikon Z

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viltrox 85mmViltrox ha presentato il suo nuovo obiettivo a focale fissa da 85mm con un’apertura di f/1.8 per i sistemi di fotocamere mirrorless Nikon Z-mount. Questo obiettivo diventa il primo obiettivo per Nikon Z di terze parti e farà felici gli amanti di Nikon in quanto il suo costo è davvero basso ed accessibile a tutti.

Il Viltrox 85mm è costituito da 10 elementi suddivisi in 7 gruppi, inclusi 5 elementi a “lunghezza d’onda corta e alta trasparenza” e un elemento a bassa dispersione.

Viltrox afferma che l’obiettivo, che utilizza un motore passo-passo (STM) per guidare gli elementi dell’autofocus, offre un supporto completo dell’autofocus, inclusa la compatibilità con la tecnologia Eye-AF di Nikon Z. Altre caratteristiche includono un intervallo di apertura di F/1.8-F16, un diaframma di apertura a nove lamelle, una distanza minima di messa a fuoco di 80 cm e una filettatura del filtro anteriore da 72 mm.

Sul Viltrox 85mm troviamo anche una porta micro USB integrata per l’aggiornamento del firmware dell’obiettivo. L’obiettivo misura 92 mm di lunghezza, 80 mm di diametro e pesa 540 grammi.

Al momento questa nuova lente è in vendita solamente negli Stati Uniti ma presto arriverà anche in Europa. Il suo costo, come detto prima, è davvero accessibile ed è di “soli” 399 dollari, quasi la metà dell’equivalente obiettivo originale Nikon 85mm.

viltrox 85mm

© Riproduzione riservata

Fonte: cameranation.it

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